Nelle interviste ai ragazzi del nostro territorio che vivono in America abbiamo parlato spesso del sogno e del modello americano. Ognuno di loro ci ha spiegato a modo suo come concepiscono la vita gli americani, quale il loro approccio alla quotidianità e alle sfide.
La storia di oggi parte proprio dall’ispirazione a questo modello in uno di quei campi dove gli Stati Uniti sembrano essere protagonisti indiscussi: il fitness.
Tommaso e Luca hanno viaggiato, e viaggiano, negli Stati Uniti per formarsi e imparare dai migliori maestri.
Il loro obiettivo: continuare a far crescere anche in Italia un modello di palestra basato sui “movimenti e non sui muscoli”.
Oggi vi raccontiamo la loro esperienza e la scelta coraggiosa di questi tempi di lanciare un’attività in proprio, innovativa e basata prima di tutto sulla qualità, orientata in partenza sul mercato locale, con una visione sul nazionale. Un viaggio alla scoperta delle radici di FitFam Sport & Conditioning di Corbetta.
Partiamo dall’inizio, dove affonda le sue radici l’idea di creare FitFam?
Dopo aver completato il percorso di studi presso l’Università cattolica del Sacro Cuore e aver conseguito la Laurea Magistrale in Scienze dello Sport, sentivamo l’esigenza di conoscere cosa accadeva dall’altra parte del mondo, dove lo sport ed in particolare l’allenamento in palestra è sempre stato un passo avanti rispetto all’Italia, così finiti gli studi siamo partiti per la Florida alla ricerca delle migliori strutture per allenarci, conoscere i gestori/coaches, vedere i loro metodi di lavoro.
Dopo quel viaggio capimmo che potevamo portare numerose novità in Italia.
In che cosa Fitfam è diversa dalle altre palestre?
Ci differenziamo sia per la struttura, una nuova concezione della “sala pesi”, ma sopratutto per l’idea di allenamento, il nostro motto è Quality Over Quantity!
Esigiamo che chiunque si alleni da noi, lo faccia in sicurezza, seguito sempre dall’occhio vigile di noi coach, noi mettiamo la nostra passione al servizio dei nostri clienti.
Nella vostra presentazione avete scritto: “in FitFam si allenano i movimenti”, potete spiegarci meglio?
Partiamo da una frase di K. Bobath: “il cervello pensa in termini di movimento e non di muscoli”.
Ciò che facciamo noi in Fitfam è lavorare sui movimenti che le persone riproducono nella vita quotidiano o nel loro sport, come detto precedentemente il cervello pensa in termini di movimento quindi non farà differenza tra vita quotidiana/sport e allenamento, infatti i nostri clienti che siano atleti o un persone comuni si muovono e si allenano per raggiungere degli obiettivi personali e quindi per ottenere una performance ottimale, qualsiasi essa sia.
L’anziana signora viene in palestra con l’obiettivo di rinforzare le gambe, per riuscire a salire sul tram senza appendersi e tenersi alla maniglia , l’atleta si allena oggi giorno per raggiungere un risultato nello sport prescelto.
Avete da poco concluso il primo anno di attività. In un periodo dove tutti combattono sul prezzo avete scelto di puntare sulla qualità, anche se fare qualcosa di nuovo in Italia sembra essere un’impresa. Bilanci e Impressioni di questo anno da titolari di un’attività?
In un periodo in cui le palestre stanno diventando sempre più minimaliste a causa del continuo abbassamento dei prezzi, e ci si affida sempre di più alla tecnologia riducendo al minimo i rapporti umani, la nostra decisione è stata quella di differenziarci dalla massa, creando qualcosa di unico ed esclusivo: un servizio basato sulla persona e non sulla massa!
Nonostante un primo scetticismo a distanza di un anno e mezzo dall’apertura, possiamo dire che la nostra scelta ci ha ripagato notevolmente.
In poco meno di un anno abbiamo allargato il nostro team da 3 a 6 coach, oltre ad un ampliamento della struttura sia per quanto riguarda le dimensioni che le attrezzature.
La vostra “esperienza americana” dove vi ha portato? Che aria si respira oltre Oceano? Abbiamo parlato del sogno americano in una precedente intervista… voi cosa potete raccontarci?
Dal primo viaggio fatto insieme negli USA circa 8 anni fa, capimmo subito di avere un debole per questa Nazione e per il suo modo di vivere lo sport.
In America chi ama lo sport trova il paradiso, campi di basket/calcetto pubblici aperti fino a notte tarda e ben tenuti, gli eventi sportivi come le partite di NBA o di football sono visti come giorni di festa, ma sopratutto lo Stato investe molto sullo sport.
Questo poi lo si vede nella mentalità delle persone, fin da ragazzi lo sport viene praticato e insegnato in maniera seria nelle scuole, anzi in alcuni casi è fonte di borse di studio, rendendo cosi le ore di educazione fisica qualcosa di serio e non come in Italia dove si “gioca” un’ora e si impara ben poco e lo si vede poi quando i ragazzi si muovono nei vari sport che andranno a praticare.
Prima di aprire FitFam, e ancora oggi, viaggiate spesso negli Stati Uniti per formazione. Avete scelto di prendere l’America come punto di riferimento? Perché? Il divario con l’Italia è ancora così netto?
Sicuramente aver avuto l’opportunità di viaggiare e conoscere i più rinomati coach americani, ci ha permesso di essere sempre aggiornati sulle novità nell’ambito dell’allenamento, abbiamo visitato la Florida, il Massachusetts, California, ecc. Da ognuno di questi viaggia abbiamo portato a casa novità ed idee per garantire la miglior qualità per i nostri clienti.
Prossimi passi/progetti per il futuro?
Per il futuro la nostra idea, è quella di ampliare la struttura e creare un posto completo a 360° che si prenda cura delle persone sia dal punto di vista del movimento sia da quello della salute.
Tra i progetti che stiamo realizzando c’è l’opportunità di ospitare due tra i più famosi coach d’oltre oceano qui in Fitfam, nei prossimi mesi.
Il nostro sogno nel cassetto sarebbe aprire altre Fitfam, sia in Italia che in Florida dove tutto è nato.